In questi giorni leggo molti articoli che parlano ancora una volta del 2026 come dell’anno di @linux sul desktop, spiegando che il successo del pinguino è in realtà una conseguenza del flop di Windows 11 e poi lanciandosi in un lungo elenco di problemi che Linux dovrebbe ancora affrontare per vincere la sfida (standardizzazione, supporto hardware ecc). Onestamente credo che Linux sia già maturo da molto tempo e che il suo insuccesso sia dovuto al fatto il 90% degli utenti non sanno cosa è un OS
@Neffscape Il 100% della P.A. usa prodotti MS. Pur utilizzando linux sui miei pc, ho dovuto installare windows ed office sul notebook altrimenti non potevo continuare a casa il lavoro d’ufficio. O il cambiamento inizia da scuola preparando i futuri utilizzatori di linux o linux resterà sempre un S.O. per pochi. Il professionista si chiederà sempre perchè deve lasciare un sistema che funziona e utilizzare il proprio tempo per imparare un sistema nuovo.
@linuxPurtroppo è proprio così. E, per assurdo, proprio dove servirebbe di più siamo più indietro.
L’Open Source viene visto come un metodo per risparmiare licenze, per poi magari pentirsene e ritornare indietro dopo poco. Certo, ci sono delle eccezioni.
La vedo grigia.
@datak @Neffscape @linux stessa cosa, 25 anni dì Linux, poi di colpo senza un PC Windows non sì può più lavorare…
@Neffscape E’ inutile tentare di convincere l’utente puntando su etica, privacy, libertà, così come non lo convincerai ad abbandonare Whatsapp, non lo convincerai ad abbandonare Windows. Resterà sempre l’equivalenza Computer=Windows, Chrome=Internet, Whatsapp=Messaggi. Non ho Whatsapp da anni, ho saputo solo oggi che a un collega, caro amico, è morto il papà la vigilia di Natale, quando ho chiesto perchè non mi avesse avvisato nessuno, la risposta è stata “mettiti 'sto cazzo di whatsapp” @linux
@datak @Neffscape @linux credo che il problema maggiore sia la facilità d’uso. É da molto che ho tolto Facebook e da pochi giorni ho messo Pixelfed e nessuno mi venga a dire che è la stessa cosa! Così come altri programmi o app.
Va bene la privacy e tutti gli altri discorsi di sicurezza ed etica ma se manca la facilità d’uso la gente resta dov’è; non ultimo, non tutto è tradotto in italiano.@Fulvio_952 no difatti facebook e pixelfed sono due tipologie di social differenti. Nessuno verrà a dirti che sono la stessa cosa.
In quale parte pixelfed manca di facilità d’uso?
@datak @Neffscape @linux@ilarioq @Fulvio_952 @datak @Neffscape @linux
Occhio a non confondere la semplicità con la banalizzazione ad usum della greggia acritica costantemente foraggiata.
È la stessa differenza che corre tra riassumere ed omettere 👍@ilarioq @datak @Neffscape @linux nessuno verrà a dirmi che sono la stessa cosa però in molti dicono di sostituire uno con l’altro. La facilità d’uso manca sull’app dove manca pure la traduzione in italiano (come in molte altre app di cui si consiglia il cambio). Insomma sono due cose molto differenti e se si vuole che la gente cambi lo si deve fare in altro modo; le cose scomode non piacciono a nessuno anche se sono etiche, quindi il cambiamento va aiutato.
@ilarioq @Fulvio_952 @datak @Neffscape @linux infatti lo trovo uno strano abbinamento. Pixelfed è più assimilabile a Flickr o instagram
@betelgeuse93 @ilarioq @datak @Neffscape @linux anch’io lo trovo uno strano abbinamento come strano ho trovato che ci siano consigli di sostituire uno con l’altro nonostante le grandi differenze.
@Fulvio_952 mai letto o sentito questa cosa. @betelgeuse93 @datak @Neffscape @linux
@Fulvio_952 Concordo. Purtroppo linux ancora non è alla portata di tutti per semplicità d’uso. Possiamo parlare di privacy, di etica quanto vogliamo ma all’utente interessa scaricare un .exe, lanciarlo e finisce tutto li. Su linux se il software non c’è nei repository, o devi installare un driver di qualche periferica “diversa” fai prima a spaccare il pc, comprarne uno nuovo, installare windows, installare i driver e fare ciò che ti serve e risparmi pure bestemmie @Neffscape @linux
@datak @linux hai ragione sul fatto che la gente non sceglie quasi mai. Si adatta a quello che gli viene offerto o venduto come “quello che tutti usano” e basta. Nel 90% dei casi questo coincide con quello che arriva bell’e pronto dal negozio: Windows+Office+McAfee e bloatware vario. Ci sono però delle situazioni che andrebbero studiate. Chrome ad esempio non arriva preinstallato con nessun SO eppure è diventato lo standard de facto (la gente lo cerca e se lo installa). Come ci sono riusciti?
Discendiamo dalle scimmie, siamo animali sociali e copiamo i comportamenti che ci fanno sentire inseriti in un gruppo sociale di riferimento: vogliamo quello che vediamo o pensiamo che gli altri membri del gruppo vogliano.
È così che funziona il marketing: non ti mostra le qualità di un prodotto, ma ne crea o ne esalta la desiderabilità sociale.
Tornando ai browser: è accaduto con Internet Explorer negli anni 90, è accaduto ora con Chrome (peraltro default su Android).@Neffscape Chrome è (era) preinstallato su Android e su quasi tutti i PC con S.O. preinstallato. Funziona? Si, perchè devo cambiarlo? Chrome lo trovo già installato e funziona! Sai a quanti conoscenti ho fatto installare Brave? Lo stesso numero che poi mi ha chiesto di rimuoverlo ed installargli Chrome. Sai quanti non riescono ad installare una app? Essere considerati “smanettoni” è una croce 😅 @linux
@Neffscape @datak @linux Non è che non sceglie. Sceglie quello che dice la pubblicità fatta in un modo o nell’altro.
@iswyrm puoi pubblicizzare linux quanto vuoi ma fino a quando l’usabilità di linux non raggiungerà quella di windows e sugli scaffali avrà l’opportunità di scegliere, l’utente sceglierà la più semplice e su cui potrà usare tutti i software che vuole senza “sbattimenti”. Prova a far passare su linux un installatore di antifurti, o un CAF, o un meccanico, dove tutti i software sono solo per windows e vedi quanti pc con linux impareranno a volare 🙂 Per non parlare di P.A. 😞 @Neffscape @linux
@datak @Neffscape @linux avrebbe potuto mandare un SMS…
@matt70x “avrebbero” ma vuoi mettere Whatsapp? Un solo messaggio nel “gruppo” dei colleghi e hai finito. @Neffscape @linux
@linux non voglio dire che la standardizzazione non sia una cosa utile (specialmente per i Dev di terze parti) ma solo che non credo sia IL vero motivo per cui Linux non si sia ancora affermato nel mondo desktop dato che sono anni che Windows fa schifo e che parliamo dell’impopolarità del pinguino. Secondo me è solo una questione di diffusione tra la gente “normale”. Altrimenti non mi spiegherei come mai la gente si compra delle ciofeche come i Chromebook.
@Neffscape @linux Non potrei essere più d’accordo. Con 'sta storia della fine del supporto a Windows 10 ho installato MX Linux su una decina di pc, uno dei quali usato da un utente di 74 anni, e nessuno ha ancora chiamato dicendo di avere avuto problemi. Ormai manca solo il preinstallato sui pc che compri al supermercato, ma quello non ci sarà mai.
@Neffscape @linux uso Linux da 25 anni. Secondo me la standardizzazione di alcuni protocolli e configurazioni aiuterebbe molto. Oggi, a torto o ragione ogni distro ha una sua configurazione (diverse le directory dove allocano i files di programma, le configurazioni etc.) questo mette in difficoltà chi deve scrivere i programmi. non avendo una base comune per la stragrande maggioranza dei SO Linux. Per il resto non avverto difficoltà di sorta.
@linux …e chiaramente non sanno che possono avere qualcosa di diverso da Windows o MacOS. Mancano dei produttori PC che distribuiscano Linux nei negozi. Non a caso la Steam Deck è diventata la macchina Linux più venduta in poco tempo. È l’unica che puoi comprare in un Mediaworld qualunque. Secondo me per rendere Linux più popolare, basterebbe che fosse venduto in giro, nei negozi, su computer a prezzi popolari. Perché nessuno ci prova seriamente?
sono tante le cose che
gli utenti e
ci aggiungerei anche
l’imprenditoria informatica open source
NON SANNO
di come si dovrebbe gestire un OS
per non diventarne “dipendenti”Per dirne di più uso questo account con lo scopo di lasciare una testimonianza di
ciò che non si sa a proposito di
SISTEMI APERTILa storia che con questo account si vorrebbe raccontare inizia nel 1969, al CERN, poi passa al CINECA e all’ECMWF, per finire in un errore strategico di Olivetti e UE [1993]














